LA TECNICA

Leggo spesso che la tecnica non serve per fare fotografia. Cerco di aprire un ragionamento con un paragone per definire la “tecnica”. Tutti ormai sappiamo che Foto-Grafia significa Scrivere con la Luce. Prendiamo solo la parte SCRIVERE. Parliamo di calligrafia, sintassi, grammatica e messaggio. Quest'ultimo è il fine dello scrivere. I primi tre invece servono per veicolarlo. La calligrafia. Se scrivi male, chi legge farà fatica a capire, dovrà sforzarsi e magari si stuferà. Se invece la calligrafia è elegante sarà ancora più piacevole leggere. Vale per la sintassi le regole grammaticali. A volte gli errori non traviano il messaggio a volte sì. Se scrivo - Ho questo, Ho quello - sto dicendo che sono il possessore; se scrivo - O questo o quello - descrivo una scelta.
Riassumendo fotograficamente, chiunque scriva con la luce produce una fotografia. Se lo fa in modo conscio delle regole che lo circondano (e che a loro volta regolano la comunicazione visiva) , otterrà una comunicazione più immediata ed efficace. Solo questo. Poi se non importa, basta alzare e click, la libertà espressiva di ognuno è inalienabile.
Le fotografie “belle” di chi sostiene che le regole non servono ha inconsapevolmente incorporato nell'immagine le regole che non conosce.

Uno scritto molto piacevole e condivisibile. Se conosci le regole puoi avere la coscienza di trasgredirle per ottenere un qualcosa di originale , se non le conosci non sai che le stai trasgredendo e giochi alla roulette, può andarti bene o male, di solito male. Conoscere la tecnica e quindi le regole può darti modo di sperimentare e di conseguenza crescere. Se poi non ti interessa ci sono bellissimi smartphone che fanno tutto da soli, anche il caffè se glielo chiedi, ma questo è un altro argomento. Ciao

La tecnica è lo strumento per realizzare ciò che si vuol fare.
Se voglio fotografare un paesaggio con la luce del tramonto molto flebile in un campo lungo e magari vorrei un effetto seta nel mare ad es., non posso prendere la fotocamera, scattare a mano libera e con un diaframma aperto senza profondità di campo.
Se voglio fare un ritratto, un primo piano, ad es., se metto a fuoco il collo e non gli occhi sicuramente il ritratto non riuscirà a trasmettere quanto io - in quel momento - riesco a cogliere dalla persona ritratta.
E così via.
Ogni foto ha in se un suo connotato, una sua precisa vocazione e perché tale vocazione possa essere espressa al massimo delle sue possibilità, serve saper come fare e qui - appunto - servono di strumenti, la tecnica. La tecnica, in sintesi, è il mezzo, non il fine. Tra una foto perfetta tecnicamente ma "vuota" e una emozionante ma con qualche errore, scelgo la seconda.

Concordo con tutti voi al 100%, anche se purtroppo io non ne possiedo molta,