Un amico in me

Luce difficile, concetto interessante,

Mi ricorda una scena surreale estratta da un episodio di Ai confini della realtà. Anche questo BN così luccicante e chiaro e la luce forte e dura si rifà alla fotografia cinematografica di quegli anni. Confesso che anche a me mette un certa tristezza. Il titolo suggerisce l'abbandono di un gioco e di un amico che crescendo si preferisce lasciare indietro.

E' una foto che mi trasmette un senso di tristezza, sembra quasi che l'orsacchiotto sia stato abbandonato insieme ad altre cose ormai ritenute inutili. Con la differenza che l'orsacchiotto è simbolo di giochi, di fantasie di compagnia per un bambino o per una bambina evidentemente ormai divenuti grandi e per i quali lui ormai non ha più nessuna utilità. L'impatto narrante c'è. Ci vuole però anche maggiore attenzione e cura nella composizione e nella scelta della luce giusta. La composizione: l'insieme delle "cose abbandonate" è un "uno" e per me sta bene, però quel muro trasversale che taglia la parte alta è solo fonte di disordine. La luce: picchia duro, si riflette sulla pavimentazione e va a rendere molte superfici troppo chiare, in alcuni punti le alte luci sono davvero notevoli e nascondono la superficie materica, vedi piani tavolo, braccio e gamba Dx orsacchiotto. Plaudo all'idea e con piccoli interventi qui la foto c'è!

Buongiorno Lorenzo, non entro nel merito della perfetta rispondenza fra la citazione di Cocciante e la tua proposta. Probabilmente a qualcuno arriverà più forte di quanto non faccia con me! Tecnicamente direi che la luce molto dura non ti dato una mano. Hai cercato di domarla ma non ci sei riuscito del tutto. La composizione ha tanti elementi, forse troppi per catalizzare l'attenzione solamente sull'orsetto! Per me una proposta con buone intenzioni ma sicuramente da mettere a punto su diversi dettagli. Un saluto