t e R R a _ M y s t i c A *

mi ero persa questa immagine, che credo sia una delle tue migliori...mi associo a quanto già detto sotto, ma in particolar modo, per riassumere, quoto kaos... ciao

bellla prospettiva ...ottimo scatto di come piacciono a me'

L'ho guardata più di una volta (sono io che ti ho fatto salire le visualizzazioni) perchè mi sucita emozioni contrastanti. Sicuramente lo sfocato così accentuato non mi colpisce eppure.......eppure la guardo e mi sento affascinata forse sarà la prospettiva ma più probabilmente è la pulizia della composizione con le cose perfettamente dove devono essere: i solchi dritti che convergono all'orizzonte, orizzonte pulito ed essenziale, il sottile albero a destra perfettamente bilanciato.....Queste sono quelle foto che vedrei stampate a tutta parete!!!

non c'entra con la foto, molto bella, ma con il tuo motto: "A baseball a volte si vince, a volte si perde ed a volte piove”, lo dice Crash Davis/Kevin Costner nel film Bull Durham.

sei riuscito a trovare una splendida foto dove tanti non avrebbero messo gli occhi , un complimento per la tua ricerca

Ciao ... è da un po' che giro intorno a questa foto ... concordo con capricornseven in toto e anche con giovannone ... anche io ho avuto le sue stesse percezioni, ieri ... è troppo geometrica per quello che vuoi trasmettere ...ma comunque a me piace per lo sfocato per dare un'idea di indefinito ... cosa ne dici di Terra di nessuno?

Ciao elleffe, questa volta sono controcorrente rispetto alla tua idea di misticismo, mi piace e trovo che hai fatto benissimo scegliere lo sfocato per trasmettere questa condizione, non sono d'accordo invece nella composizione, lo sfocato denota un vedere di stato alterato della percezione che poco si sposa con semplicità e linee precise, è la mente che porta chiarezza e regolarità, mentre le emozioni sono un vortice in continuo movimento, così come in un sogno abbiamo immagini surreali anche durante un stato alterato percepiamo la realtà in modo illogico.

Con questa entriamo di fatto nel mondo della fotografia passando non dalla solita porta, bensì da quella dell’intimità. Poniamoci delle domande. Abbiamo un soggetto a fuoco che ci aiuta a distinguerlo? NO! Abbiamo una luce particolare che ci indica almeno indirettamente il soggetto, oppure che ci insegna in quale atmosfera collocare la fotografia? No! Abbiamo dei colori brillanti che ci attirano soprattutto in assenza del soggetto? No! Ebbene qui non c’è niente di niente di tutto questo! Cosa abbiamo allora? Una fotografia completamente sfocata in tutta la sua estensione. Una luce piatta e priva di atmosfera, e di conseguenza non favorisce l’esaltazione dei colori. Eppure abbiamo solo pochi elementi, direi minimi, la terra un albero...il cielo. Caspita possibile che nessuno di questi è il soggetto? Proviamo. Il cielo? No troppo piatto. L’albero? No, banalmente a mezza strada da una parte, sfuocato e una pessima luce che lo circonda. La terra? Qui ho avuto qualche esitazione personalmente...la terra raffigurata dalla geometria dei solchi si estende dal primissimo primo piano sino a metà fotografia. Ma diamine è completamente sfuocata però, in ogni sua distanza! Poteva mettere a fuoco almeno il ppp? Direi di no perché è evidente che la terra non ha nessun elemento di differenziazione tra ppp e la parte restante, quindi inutile questo approccio. Avrebbe potuto metterla tutta a fuoco? Non credo, sarebbe poi risulto a fuoco, vista la notevole estensione, anche l’albero e l’orizzonte...troppo ordinario quindi anche questo approccio. Comincio a pensare che questa esecuzione, molto probabilmente l’unica possibile, è anche l’unica capace di stimolare i sensi di noi che la guardiamo, con il solo scopo di avvicinarci alla sensazione che ha provato l’autore al momento dello scatto. E’ quindi una fotografia che piace, se piace, solo a coloro che: conoscono l’autore od altri scatti dello stesso e/o sono capaci di guardare oltre l’ordinario. Detto ciò, stabilito che il commento è del tutto personale, definisco questo scatto difficile, quindi con vita breve. Una fotografia che ci racconta l’autore che non è mai banale e non la scena ripresa. Scatto da biografia. Talmente intima che ogni consiglio è inopportuno.

di primo impatto l'avrei commentata come Mao, poi leggendo il commento di grace e la tua risposta a Mao e Danguful non posso che condividere, l'immagine è poi di una piacevolissima semplicità

Anche a me da la stessa sensazione di Grace, l'orizzonte con l'albero sfuocato potrebbe essere un miraggio. A me francamente l'immagine così composta piace e tanto

Scatto particolare, ma affascinante . . . mi ricorda molto l'effetto sfocato provocato dalla grande calura estiva che sembra coprire l'orizzonte con una sorta di velo . .

Composizione semplice e lineare.sono dell'idea che anche se non cosa semplice(almeno per me..)ogni tanto bisogna uscire dai soliti canoni e schemi(a volte banali)...è bisogna un po' evolversi.lo sfocato credo illustri molto l'idea di misticismo espressa dal titolo...le da quel tocco di etereo che credo,forse voglia trasmettere

non so, mi astengo da un commento positivo, perche' e' un genere di foto che non mi attira, ma "conoscendo" l'autore e leggendo i commenti all'indirizzo indicato, sono convinto di non sapere apprezzarla per quello che vale. Mi e' sembrato giusto esprimermi in tal senso.

condivido quanto detto da Mao56

grande composizione; ottimo scatto

dal mio punto di vista, l'inquadratura èbuona, forse avresti dovuto mettere a fuoco la terra in primissimo piano, in questa immagine si fa un poco fatica a capire in punto di messa a fuoco. buona giornata a te.